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I 10 COMANDAMENTI DI FNAILP

I 10 COMANDAMENTI DI F.N.A.I.L.P.

1) “SOGLIE DI ANOMALIA DI TARIFFE” al di sotto delle quali viene lesa la dignità del lavoratore e le prestazioni assumono alta probabilità che siano irrispettose della normativa tecnica, urbanistica, amministrativa, fiscale. - Perché il mercato selvaggio non è meritocratico, ma pone sul piedistallo della “piazza” chi, per ragioni assolutamente differenti dalla professionalità, e dalle capacità, sfrutta situazioni congiunturali casuali o di prevaricazione del mercato mediante illeciti espedienti, amicizie o furberie. Perché l’Europa non chiede di liberalizzare selvaggiamente il mondo delle professioni regolamentate, ma chiede innanzi tutto di tener conto delle loro identità e peculiarità nazionali.

2) Indipendenza e terzietà del professionista rispetto alle attività di impresa: - Perché è pericoloso ed insano per la collettività che il controllore (progettista, direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza) possa essere controllato da sè stesso o da un suo dipendente, essendo evidentissimo lo sfacciato conflitto di interessi.

3) Proprietà Intellettuale dell’Opera: Il progettista può fermare i lavori dell’opera di cui detiene la proprietà intellettuale e chiedere l’ingiunzione di pagamento qualora non retribuito; - Perché quella dei professionisti è l’unica attività cui non è riconosciuta la proprietà sul “prodotto” fino a che esso non sia compensato/pagato. Per una qualsiasi attività commerciale, il cittadino che non dovesse pagare un prodotto, sarebbe giustamente costretto a restituire la “merce”; non è ben chiaro come mai soltanto per i “prodotti” che sono generati da intelletto e da background culturale, dunque per le prestazioni intellettuali, ciò non debba avvenire!

4) Certezza ed immediatezza dei compensi per i professionisti mediante : a) procedure abbreviate per il recupero crediti, b) decreti ingiuntivi non opponibili se vidimati dall’Ordine professionale nel cui organico della Commissione Parcelle vi sia un magistrato c) fideiussioni obbligatorie per la committenza quando fosse rappresentata da una SRL e oltre determinati importi; - Perché è inammissibile intasare i tribunali con cause e decreti ingiuntivi opponibili per ogni cavillo o capziosità che possa “inventarsi” la committenza in mala fede, perché i professionisti che vivono non di stipendio fisso, di ferie e di malattie pagate, non possono attendere le lungaggini comprovate della giustizia per poter ricevere il giusto compenso per le prestazioni erogate.

5) Abolizione dei concorsi di progettazione sulla base di preselezioni che tengano in considerazione la capacità economica, la mole di lavori svolti e la struttura economico organizzativa dello studio. Assegnazione degli incarichi pubblici sotto soglia e delle perizie CTU, unicamente mediante meccanismo della rotazione. - Perché in tale maniera vengono premiati i grandi “negozianti” del progetto, che probabilmente non hanno più alcuna capacità professionale ma soltanto la struttura economica e i ganci istituzionali e politici per vincere le gare di progettazione. - Perché non è ammissibile che si possa utilizzare il lavoro pubblico per dispensare incarichi privati in maniera discrezionale, utilizzando quale unico criterio la “simpatia fiduciaria” per un professionista piuttosto che per un altro!

6) Normare il concetto di “modesta entità” nelle costruzioni, che diviene senza un doveroso chiarimento legislativo, uno stratagemma per lo svolgimento di prestazioni oltre i limiti di alcune professionalità. - Perché nei Paesi Europei sviluppati l’edilizia e l'architettura per il loro ruolo fondamentale e delicatissimo che investono nelle società, sono attività riservata a quelle figure che abbiano a corredo un percorso formativo Universitario e di altissima specializzazione.

7) Abolizione delle “Finte partite iva”,  - Perché serve a restituire dignità sociale di lavoratori a quella numerosissima “popolazione” di professionisti giovani e meno giovani e sempre più spesso anche anziani, che alle dipendenze delle imprese o dei grandi e medi studi, svolgono il loro lavoro fatturando esigui compensi con partita iva e senza alcuna tutela e senza il versamento delle indennità pensionistiche.

8) Architetti, ingegneri e geometri, detengono esclusiva e riservata competenza sulle pratiche energetiche ENEA per le detrazioni derivanti dall’applicazione di opere per il risparmio energetico. Rilascio di autorizzazione da parte dell'Ente solo dopo la trasmissione da parte del richiedente, di una attestazione di avvenuto pagamento al professionista incaricato. - Perché è oltremodo paradossale e spiccatamente RIDICOLO che una qualsiasi signora Maria possa redigere i calcoli termici secondo le norme UNI 11300 e calcolare e trasmettere la quantità di CO2 o i dati di risparmio energetico conseguiti attraverso le formule di fisica tecnica e la legislazione vigente nel conseguimento del rispetto delle politiche energetiche italiane e comunitarie.

9) Obbligo della redazione del fascicolo del fabbricato e del fascicolo dell’appartamento/ufficio/negozio; - Perché sono strumenti indispensabili per la sicurezza e l’incolumità della collettività. I pericoli di crollo per causa sisma o superfetazioni e i pericoli legati agli incendi o esplosioni per impiantistica non a norma sono all’odine del giorno e sono causa di devastazioni, di lacrime e sangue per il nostro Paese.

10) Informatizzazione e digitalizzazione degli archivi cartacei legati all’edilizia e all’urbanistica degli Enti Pubblici - Perché per favorire l'economia rendendo veloci ed economiche tutte le pratiche burocratico-amministrative.

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